Audiobooks by Emmanuel Carrère

[Spanish] - V13: Crónica judicial Audiobook

V13: viernes 13 de noviembre de 2015. En tres puntos diferentes de París se producen atentados yihadistas. El más grave es el de la sala Bataclan, donde están actuando los Eagles of Death Metal. El resultado de los ataques en el corazón de Francia es de ciento treinta muertos y más de cuatrocientos heridos. Años después, durante nueve meses –entre septiembre de 2021 y junio de 2022–, se celebra el juicio en el Palacio de Justicia de la capital. Hay catorce acusados: el principal es el único superviviente de entre los terroristas de Estado Islámico que participaron en la masacre. Sobrevivió porque no detonó su cinturón con explosivos. ¿Falló el mecanismo? ¿Tuvo miedo? ¿O quizá un fugaz momento de arrepentimiento y humanidad? El resto son colaboradores en distintos grados. Y además están los testigos –que cuentan historias de una gran crudeza–, los familiares de los fallecidos, los severos fiscales, los abogados defensores, que utilizan argucias para tratar de salvar a sus clientes, el tribunal, que debe emitir sentencia… La justicia evalúa con frialdad la barbarie. Emmanuel Carrère cubre el juicio y envía sus crónicas semanales a L'Obs. Esos textos son la base de este libro. En sus páginas encontramos la narración del juicio, la voz de las víctimas, los advenedizos que han tratado de hacerse pasar por víctimas, los héroes que ayudaron a detener a los criminales, los corrillos de los abogados, los detalles entre bambalinas… La dimensión humana y la dimensión política. El resultado: un volumen sobrecogedor y un testimonio necesario. El periodismo hecho literatura a través de la perspicaz mirada de Carrère.

Emmanuel Carrère (Author), Luis David García Márquez (Narrator)

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El adversario

Un relato escalofriante, una historia real que nos sume en el estupor, que es un viaje al corazón del horror, un libro excepcional que ha sido comparado con A sangre fría de Truman Capote. El 9 de enero de 1993, Jean-Claude Romand mató a su mujer, sus hijos, sus padres e intentó, sin éxito, darse muerte. La investigación reveló que no era médico, tal como pretendía y, cosa aún más difícil de creer, tampoco era otra cosa. Mentía desde los dieciocho años. A punto de verse descubierto, prefirió suprimir a aquellos cuya mirada no hubiera podido soportar. Fue condenado a cadena perpetua. Yo entré en relación con él, asistí a su proceso, dice el autor. He intentado relatar con precisión, día tras día, esta vida de soledad, de impostura y de ausencia. Imaginar lo que bullía en su mente a lo largo de las horas vacías, sin proyecto ni testigos, cuando se suponía que estaba trabajando y en realidad pasaba el tiempo en parkings de autopistas o en los bosques del Jura. Comprender, en fin, lo que en una experiencia humana tan extrema me ha tocado tan de cerca y que nos afecta, creo, a cada uno de nosotros. «Excelente» (Soledad Puértolas). «Novela apasionante y reflexión de escalofrío» (David Trueba). «Basada en un caso real, el de los crímenes cometidos por el falso médico Jean-Claude Romand, El adversario es un texto poderosísimo que sume al lector en el espanto» (Juana Salabert, La Razón). «Un libro contenido, bien graduado y fascinante por tanta materia oscura que aborda» (Antón Castro, ABC). «Ese retrato del monstruo, del diablo, logra atraparnos» (Josep M. Sòria, La Vanguardia).

Emmanuel Carrère (Author), Germán Gijón (Narrator)

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Yoga

La vita che Emmanuel Carrère racconta, questa volta, è proprio la sua: trascorsa, in gran parte, a combattere contro quella che gli antichi chiamavano melanconia. C'è stato un momento in cui lo scrittore credeva di aver sconfitto i suoi demoni, di aver raggiunto «uno stato di meraviglia e serenità»; allora ha deciso di buttare giù un libretto «arguto e accattivante» sulle discipline che pratica da anni: lo yoga, la meditazione, il tai chi. Solo che quei demoni erano ancora in agguato, e quando meno se l'aspettava gli sono piombati addosso: e non sono bastati i farmaci, ci sono volute quattordici sedute di elettroshock per farlo uscire da quello che era stato diagnosticato come «disturbo bipolare di tipo II». Questo non è dunque il libretto «arguto e accattivante» sullo yoga che Carrère intendeva offrirci: è molto di più. Vi si parla, certo, di che cos'è lo yoga e di come lo si pratica, e di un seminario di meditazione Vipassana che non era consentito abbandonare, e che lui abbandona senza esitazioni dopo aver appreso la morte di un amico nell'attentato a «Charlie Hebdo»; ma anche di una relazione erotica intensissima e dei mesi terribili trascorsi al Sainte-Anne, l'ospedale psichiatrico di Parigi; del sorriso di Martha Argerich mentre suona la polacca Eroica di Chopin e di un soggiorno a Leros insieme ad alcuni ragazzi fuggiti dall'Afghanistan; di un'americana la cui sorella schizofrenica è scomparsa nel nulla e di come lui abbia smesso di battere a macchina con un solo dito – per finire, del suo lento ritorno alla vita, alla scrittura, all'amore. Ancora una volta Emmanuel Carrère riesce ad ammaliarci, con la «favolosa fluidità» della sua prosa («Le Monde») e con quel tono amichevole, quasi fraterno, che è soltanto suo, di raccontarsi quasi che si rivolgesse, personalmente, a ciascuno dei suoi lettori.

Emmanuel Carrère (Author), Graziano Piazza (Narrator)

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Un romanzo russo

La follia e l'orrore hanno attanagliato la mia vita' scriveva Carrère presentando Un romanzo russo ai lettori francesi. 'Di questo, e di nient'altro, parlano i miei libri'. Un giorno, però, dopo aver concluso la stesura dell'Avversario, alla follia e all'orrore decide di sfuggire. Trova un nuovo amore e accetta di realizzare un reportage su un prigioniero di guerra ungherese dimenticato per più di cinquant'anni in un ospedale psichiatrico russo. Arriva così in una cittadina a ottocento chilometri da Mosca, dove tornerà poi una seconda volta, ad aspettare, quasi in agguato, che accada qualcosa. Qualcosa accadrà: un delitto atroce. La follia e l'orrore l'hanno dunque 'riagguantato'. Anche nella vita amorosa: un racconto erotico scritto per gioco, per 'fare irruzione nel reale', precipita lui e la sua compagna in un incubo destinato a devastare le loro vite e il loro amore. Nel frattempo, il viaggio in Russia ha messo fatalmente in gioco le sue origini e il suo rapporto con la lingua della madre – e così Carrère comincia a indagare su quello che, non solo implicitamente, gli 'è stato proibito raccontare': la storia del nonno materno, il quale, dopo un'esistenza segnata dal fallimento e dalle umiliazioni, è scomparso nell'autunno del 1944, ucciso probabilmente per aver collaborato con l'occupante. 'È il segreto di mia madre, il fantasma che ossessiona la nostra famiglia'. Per esorcizzare quel fantasma lo scrittore compie 'un oscuro percorso nell'inconscio di due generazioni', che lo porterà alla resa dei conti con un retaggio 'di paura e di vergogna' e al tempo stesso alla riconciliazione con l'incombente genitrice – e marcherà la disfatta (sia pur soltanto provvisoria) di quel nemico ghignante, crudele e mostruoso che da sempre lo assedia.

Emmanuel Carrère (Author), Graziano Piazza (Narrator)

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The Adversary: A True Story of Monstrous Deception

THE SUNDAY TIMES BESTSELLER WATERSTONES NON-FICTION BOOK OF THE MONTH ON THE SATURDAY MORNING OF JANUARY 9, 1993, WHILE JEAN CLAUDE ROMAND WAS KILLING HIS WIFE AND CHILDREN, I WAS WITH MINE IN A PARENT-TEACHER MEETING... With these chilling first words, acclaimed master of psychological suspense, Emmanuel Carrère, begins his exploration of the double life of a respectable doctor, eighteen years of lies, five murders, and the extremes to which ordinary people can go. 'As a writer, Carrère is straight berserk; as a storyteller he is so freakishly talented, so unassuming in grace and power that you only realize the hold he's got on you when you attempt to pull away... You say: True crime and literature? I don't believe it. I say: Believe it' Junot Díaz 'Mesmerising' Sunday Telegraph 'Stunning' Evening Standard 'Unputdownable' Washington Post 'A masterpiece' New York Times

Emmanuel Carrère (Author), Joseph Kloska (Narrator)

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